Vuelta a Espana 2018, De La Cruz capitano del Team Sky: “Ho grandi ambizioni”

David De La Cruz guiderà il Team Sky alla Vuelta a España 2018. Il talento spagnolo avrà l’opportunità di essere il capitano della corazzata britannica nell’ultimo GT della stagione, dopo le vittorie di Chris Froome al Giro d’Italia 2018 e Geraint Thomas al Tour de France 2018. Un’indicazione importante sulla fiducia che la squadra nutre nei suoi confronti, considerando l’alto numero di talenti presenti nella rosa. Per il classe ’89 si tratta della quinta partecipazione alla corsa spagnola, dopo quella nella 2013 con la NetApp e le tre consecutive dal 2015 al 2017 con la QuickStep, tra cui il settimo posto nella classifica generale del 2016. Il vincitore dell’ottava tappa della Parigi-Nizza 2018 ha concesso una lunga intervista per raccontare le proprie sensazioni.

“Ho preparato questo appuntamento in maniera migliore rispetto al passato. Mi sono riposato bene dopo il Giro d’Italia 2018 e mi sono allenato come avevo progettato. È andato tutto come avevo pianificato. Alla Vuelta a Burgos avrei voluto qualcosa di più, ma ero consapevole che avrei pagato qualcosa dopo il lungo periodo di inattività. Ho fatto una preparazione diversa e mi mancavano un po’ di ritmo e di esplosività. A livello generale, però, sono soddisfatto di come ho lavorato e tranquillo per come mi presenterò al via”.

La formazione britannica ha fatto centro nei primi due GT del 2018 con Chris Froome e Geraint Thomas: “Non si può mai escludere nessuna possibilità. Sappiamo tutti chi sia Froome, ma Thomas ha vinto il Tour de France senza mai essere entrato in precedenza nella top ten di una grande corsa a tappe. Io non vado con obiettivi simili, ma con quello di dare il massimo. Sono altri i corridori che avranno il peso della corsa sulle spalle, perché hanno già vinto o sono saliti sul podio nelle gare di tre settimane. Io mi fido delle mie possibilità ed è questo ciò che conta. Dove posso arrivare? Non ho mai messo nel mirino una posizione. Sto molto meglio del 2016, quando arrivai settimo e vinsi una tappa, ho fatto tanti sacrifici e sono ambizioso”.

Sul tracciato della gara che partirà sabato 25 agosto: “Si può dividere in due parti. Sarà importante non perdere tempo nella prima e provare a vincere nella seconda. Le ultime otto frazioni saranno decisive e delineeranno il podio, perché sono concentrate tutte le salite più impegnative. Ma non bisogna dimenticare che già l’arrivo in salita a La Covatilla sarà un primo banco di prova. Gli avversari non mancheranno, a partire da Nairo Quintana (Movistar), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Richie Porte (BMC Racing Team), gente che non ha ottenuto ciò che voleva tra Tour e Giro”.

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